Una tazza di consapevolezza

Medit-ire. Percorsi di crescita interiore  > Uncategorized >  Una tazza di consapevolezza

Una tazza di consapevolezza

| | 0 Comments

Il sole splende, la tortora canta, 
l'aria è tutta una festa di suoni e
la primavera sembra esplodere 
davanti alla porta di casa.
Accordo il mio essere su questa armonia.
Oggi è un Giorno da festeggiare. 
E come non lo vedete che oggi è un Giorno 
da festeggiare?
Come vi si sono scuriti gli occhi, quando?
Siete rimasti troppo tempo lontani dai canti. 
Troppe ore in 'giacca e cravatta' dentro ai palazzi. Lo capisco.
Avete accordato l'essere al Nulla, al rumore metallico che fa il potere quando eroga banconote. 
Lo capisco.
E allora dovreste spogliarvi, allentare la cravatta o togliere i tacchi, e uscire 
a sentire l'odore del mondo,
a rotolarvi su un prato come sapienti, 
dovreste tacere, per un pó - almeno cent'anni -
e lasciar parlare la terra e il cielo. 
La terra con il cielo. 
E lavarvi le mani ad una fonte cristallina di montagna o al fiume, potrebbe bastare, dove i pesci nuotano liberi verso il mare. 
La libertà dei pesci, potreste osservare la libertà dei pesci, l'acqua in cui si muovono, senza confini.
Potrebbe servire.
E scavare una zolla, per piantare un seme.
Sì, piantare e coltivare, anche un seme solo.
Potrebbe toccarvi così profondamente 
da levarvi la voglia di stroncare la vita.
Perché oggi, proprio oggi, è un Giorno da festeggiare e la terra e il cielo lo sanno.
Solo voi ve ne siete dimenticati. 
Troppo occupati ai vostri bottoni di comando.
Lo capisco.
Ma se solo vi prendeste una pausa...
basterebbe respirare.
È semplice.
Respiro, ricevo in dono lo stesso soffio che accomuna ogni essere.
L'essere - basterebbe magari osservare questo - non ha confini.
Potreste anche osservare dei panni stesi al sole.
Potrebbe servire. 
Sventolano allegramente i rossi coi gialli, i calzini con le magliette, e nessuno reclama più spazio.
Certe cose sono chiare anche a quel livello di manifestazione della vita.
Se non te ne accorgi
è perché sei morto, fuori da ogni manifestazione della Vita.
E allora ci vorrebbe una resurrezione. 
Magari, uscendo dai tuoi palazzi, sciogliendo i lacci delle scarpe strette, potresti addirittura risorgere.
Tutto è possibile. 
Io, oggi, festeggio il Tutto Possibile. 
E spero ce ne siano molti a festeggiare 
con me.

Marianna 
senza scarpe, davanti al cielo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *