Carne di Nozze

In questo tempo di viaggi e valigie, baci e lacrime, di visi che scolorano nei cellulari che non mandano odore e quotidianità lontana,
in questo tempo di altri venti a scompigliare gli abiti e i capelli, a rimescolare storie,
di notti rubate,
in questo tempo passato a sgranare attese e, dopo, 
ricordi, micro movimenti, sguardi, 
parole sussurrate, respiri,
in questo tempo di battiti sincronizzati - non importa la distanza - e dilanianti distanze - non importa il battito - mentre tutto scorre e senza resistenze lo accogliamo, seppur piangendo, mentre il treno ci riporta mano nella mano e poi ci taglia in due, separandoci ancora, in tutto questo (che è molto più di questo, e noi, solo noi, lo sappiamo) c'è sempre un posto per 
ringraziare.
Grazie 
è la cifra del nostro essere.
Per questo, essere, insieme essere, seppur lontani, è benedizione.

Il treno ha fischiato, ancora,
e tu sei salito col tuo sguardo 
che conosco e mi è mistero.
Ma dove andare lontano dall'amore.
Dove sono sei.
Dove sei, siamo.

Dio a fedeltà, come nei giorni degli Angeli.

Marianna