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“Secondo la testimonianza di Filone Alessandrino, gli antichi monaci erano dei terapeuti.
Il loro ruolo, prima di condurre all’illuminazione,
era di guarire la natura,
di metterla nelle migliori condizioni per ricevere la grazia,
poichè la grazia non contraddice la natura,
ma la reintegra e la completa”.

(dalla prefezione di A. Scnoller al testo di EVAGRIO PONTICO, Sui pensieri, Ed. Appunti di Viaggio)

La grande sapienza, dettata dall’esperienza, dei padri del deserto è giunta fino a noi.
Il patrimonio che è loro lascito rappresenta per chiunque una chiave determinante per procedere nel cammino che conduce al compimento.

Oggi faremo nostra la metodologia di osservazione della penetrazione dei pensieri in noi,
così che il dono del divino, possibile ad ogni ora del giorno,
sia sostenuto dalla discesa della mente pacificata al cuore.

Uno strumento che vale oro e
ci risparmia ore ed ore di inutile logorio mentale!

Sapete che le cellule reagiscono a tutto ciò che dice la mente?
Fosse solo per il benessere del corpo che siamo
il lavoro di discernimento dei pensieri
sarebbe già una gra cosa.
Ma c’è di più.
E noi a questo ‘di più’ puntiamo!

Ti aspetto,

Marianna

N.B. Nella sessione di stasera riceverai una scheda,
da poter appendere ovunque vuoi (io ce l’ho sul frigorifero!)
e che ti servirà da pro memoria
per non soccombere al potere dei pensieri non pacificati.

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