Meditare e realizzarsi

“Il posto dell’uomo è Dio”.
Ruperto di Deutz

Se desideriamo vivere da persone guarite, ovvero unificate,
non possiamo escludere nessuna parte di noi
dal cammino del compimento.

Il corpo, la mente e il cuore (centro dell’essere)
devono muoversi armoniosamente insieme
e soccorersi vicendevolmente
perchè ogni istante,
ogni evento,
ogni incontro
sia significativo per la nostra realizzazione.

E cosa vuol dire ‘realizzarsi’?
Non certo portare la maschera della donna e dell’uomo perfetti
nella carriera, nelle relazioni, nell’aspetto fisico
ma entrare nella propria realtà originaria
passo a passo
fedeli a ciò che c’è nel momento presente.

Mi realizzo mentre perdo il sonno
per la mia bambina di quasi un anno?
Se guardo alla cosa ‘fuori dall’essere’ e
la vedo come una fatica che mi allontana
da tanti altri impegni quotidiani certamente NO.
Se vivo la cosa in prospettiva dell’essere che si realizza
‘in tutte le cose’,
– poiche il divino è all’opera ogni istante in tutte le cose –
allora le mie notti insonni
sono parte della mia realizzazione.

Vedete, la meditazione deve aiutarci a questo:
a vivere la vita davvero
per ciò che la vita davvero è.
Se ci chiude in una torre dorata,
se ci fa stare in tensione perchè oggi non ho avuto
il mio spazio sacro di silenzio,
allora non ci realizza ma ci fa cadere nel grandissimo errore dell’idolatria.
Idealizziamo qualcosa che diventa più importante
della vita vera.

E’ solo nella vita vera
che incontriamo la Vita.

Realizzati! 😉

DOMANI VENERDI’ 6 OTTOBRE ORE 10.00
vi aspetto per una nuova SESSIONE MEDITATIVA.

Buon Giorno Nuovo
(ricorda che è un giorno irripetibile
quindi trattalo con cura!).

Marianna