Una tazza di consapevolezza
Molti di noi sono vittime silenti di una idea di perfezione, estetica, civile, etica, religiosa, - e chi più ne ha più ne metta! - che invece d'essere il trampolino per grandi obiettivi risulta essere un depotenziamento delle nostre capacità, energie, talenti... una sorta di "ammazza sogni" vestito per bene. L'errore appare come il grande nemico. E se cominciassimo a guardare all'errore come un fedele compagno di viaggio pronto a suggerirci nuove rotte per il nostro cammino? Se sospendessimo il giudizio e valutassimo l'errore come sostegno per la scoperta del nostro potenziale? Smetteremmo d'essere vittime del senso di colpa: un inutile supplizio psicologico che non ha sbocco alcuno a favore del senso dell'errore che, invece, è un motore per avanzare con consapevolezza. Troppo spesso trattiamo noi stessi con una spietata durezza proprio a motivo dell'errore o della paura dell'errore. Oggi guardiamo ai nostri passi come fossero quelli di un bambino: saremmo così duri? In ciascuno di noi c'è un bambino che ha solo bisogno di essere guardato per quello che è, per manifestare chi è davvero. Buon Giorno Nuovo, Marianna