L’articolo completo

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✅ Come spesso accade l'articolo apparso oggi sul Quotidiano della Basilicata è stato sintetizzato.

Eccovi la versione completa! 😉

Slow life a Maschito con Casa Medit-ire

Nel panorama delle dolci colline lucane, adornate di ulivi e vigneti, esattamente a Maschito (PZ), c’è una realtà che offre ‘silenzio a ore’, come afferma ironicamente Marianna Manzullo, fondatrice del Medit-ire.
- Di cosa si occupa il Medit-ire?
Il Medit-ire propone di percorsi di fioritura dell'essere dal 2014.
La crescita fino al compimento è il potenziale di ciascun umano, il nostro intento è ricordare a ciascuno chi è e dove può giungere. L’esperienza con noi può essere articolata in diversi modi: principalmente attraverso corsi di meditazione, Medit-ire Weeked, ovvero intensivi di meditazione in cui ci piace permettere ai nostri ospiti di godere della natura del luogo, del patrimonio enogastronomico, dell’ospitalità delle nostre strutture ricettive, creando anche una piccola economia condivisa. Inoltre, le proposte si allargano alle terapie olistiche del Reiki, dell’Eft tapping, di scrittura meditativa, del Suono mediante l’utilizzo di campane tibetane e Gong. I percorsi sono davvero numerosi e la finalità è sempre la fioritura del potenziale umano.
- Come è nata l’esperienza del Medit-ire?
Sono una teologa e, attraverso lo studio della mistica ebraica, sono approdata alla Naturopatia e a tutto il meraviglioso universo dell’umano che può prendersi cura di sé dal di dentro. Da quando avevo 15 anni ho praticato la meditazione ed ho fatto esperienza di come nulla valga, anche a livello di salute, quanto il prendersi cura di sé nel profondo. Dentro come fuori! Così ho sentito l’esigenza di condividere con più persone possibili questa avventura della conoscenza di sé attraverso la meditazione.
- Perchè a Maschito?
 Vivo qui da quando sono nata, tranne ovviamente che nelle pause degli anni di studio. Ho scelto, con il mio sposo, di restare nella nostra terra, di fiorire qui, perché credo nell’altissimo potenziale della Lucania.
 Non nascondo la fatica, ma il contesto selvatico della mia terra, il silenzio assoluto di certi momenti, sono lo scenario in cui desidero spendere la mia storia e il mio lavoro. Gli ospiti di Casa Medit-ire, infatti, sono incantati dai nostri luoghi e tornano con gioia, non solo per la nostra offerta che ormai senza tema di smentite sappiamo di altissimo valore, ma anche per il contesto di autenticità in cui è collocata. La nostra aps è una famiglia: collaboro con mio fratello Lino, che si occupa in particolare di terapie sonoro-vibrazionali, e con il mio sposo che è l’angelo tuttofare dei nostri ospiti e delle mie scartoffie!
- Durante la pandemia hai cominciato a lavorare anche online?
Sì, ed ero molto scettica, ma le esperienze sono state così intense da convincermi a non abbandonare più questa strada. Dunque, il Medit-ire attualmente lavora a Maschito ma anche online.
Ci tengo moltissimo a dire che Casa Medit-ire è un pandocheion, un ‘tutti accoglie’. L’intento è aprire strade al confronto, e infatti per quanto riguarda la  meditazione il nostro metodo è stato elaborato sulle pratiche e le tradizioni care all’ esicasmo, all’ebraismo e all’induismo, in una comparazione che non è mescolanza ma accoglienza grata dell’alterità.
- Cosa speri per il Medit-ire?
Quello che spero per me e per chi arriva da noi con il suo carico di ansie, dolori, tristezze, quello che spero per l’umanità di oggi: che fiorisca.

😊

N.B. Domani alle 19.00 sulla pagina Facebook del Medit-ire ci sarà una diretta per conoscere le nostre proposte di fioritura dell'essere! 
Se volete saperne di più 
ci vediamo domani online 😉🙏

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